CONDROPATIA FERMORO ROTULEA

CONDROPATIA FERMORO ROTULEA

La condropatia rotulea è una delle tante condizioni patologiche che interessano l’articolazione del ginocchio. Il termine condropatia indica una sofferenza del tessuto cartilagineo (si parla di condromalacia quando è in atto un processo degenerativo) attorno all’osso.
La condropatia rotulea è una patologia che può interessare la persona sedentaria (il sovrappeso è un fattore di rischio da non trascurare), ma è ovviamente più frequente in coloro che praticano determinate attività professionali o sportive trattandosi di una patologia che vede nel sovraccarico funzionale (ripetizione esasperata e continua nel tempo di determinati gesti o movimenti) una delle principali cause scatenanti; per quanto riguarda l’aspetto sportivo, i runner sono una categoria particolarmente bersagliata da tale patologia tanto che negli Stati Uniti, riferendosi alla condropatia rotulea, si parla di runner’s knee, ginocchio del corridore); un’altra categoria che spesso viene colpita dalla patologia in questione è quella dei saltatori.
Fuori dall’ambito sportivo, fra le categorie professionali più a rischio vi sono quella dei piastrellisti, dei parchettisti e dei pavimentatori in genere.
Condropatia rotulea: i quattro gradi di gravità
In genere si individuano quattro gradi di gravità della patologia:

condropatia rotulea di grado I: rammollimento della cartilagine senza fissurazione;
condropatia rotulea di grado II: fissurazioni localizzate o diffuse inferiori ai 15 mm;
condropatia rotulea di grado III: fissurazioni localizzate o diffuse maggiori di 15 mm;
condropatia rotulea di grado IV: perdita di sostanza cartilaginea con esposizione dell’osso.
Come già accennato in precedenza, nel caso sia in atto un processo degenerativo è più corretto parlare di condromalacia rotulea.
Per approfondire si consulti l’articolo che tratta dell’usura della cartilagine del ginocchio.
Le cause della condropatia rotulea
Le cause della condropatia rotulea possono essere diverse, anche se, nella maggior parte dei casi, i fattori eziologici sono da ricercarsi nel sovraccarico cui è sottoposta l’articolazione. Fattori predisponenti sono rappresentati da squilibri muscolari, dislocazioni congenite del ginocchio, iperpronazione del piede, ginocchio valgo (gambe a X), sovrappeso, obesità ecc.; queste problematiche, infatti, vanno ad alterare i normali meccanismi di scorrimento rotuleo con conseguenti alterazioni cartilaginee che possono sfociare anche in processi artrosici.
I sintomi della condropatia rotulea

La condropatia rotulea può essere asintomatica, in alcuni casi si avverte un dolore non esattamente localizzabile, mentre in altri il dolore viene avvertito lungo il bordo interno della rotula; tale dolore può presentarsi sia a riposo (quando per esempio si tiene piegato il ginocchio per un lungo periodo di tempo come nel caso di lunghi viaggi in auto oppure dopo la visione di un film) sia sotto sforzo (tipica l’insorgenza o l’aumento della sensazione di dolore dopo aver salito le scale o un pendio) sia alla pressione. Talvolta, salendo le scale o accovacciandosi si può avvertire il tipico “scricchiolio” causato dalla ruvidità della cartilagine.

Molte volte l’articolazione si gonfia e si possono avere sensazioni di rigidità e pesantezza.
Aspetti diagnostici

La diagnosi di condropatia rotulea è essenzialmente clinica (dolore sotto la rotula, sensazione di scricchiolio durante la flesso-estensione del ginocchio, necessità di raddrizzare l’arto, difficoltà nell’accosciarsi); la conferma viene dall’esecuzione di radiografie e risonanza magnetica; quest’ultima è anche in grado di determinare la gravità del quadro.
Come trattare la condropatia rotulea
Il trattamento della condropatia rotulea dipende ovviamente dal grado di gravità della patologia; la prima mossa è quella del riposo che, nei casi più gravi, può addirittura essere anche assoluto. Altri interventi utilizzati sono la crioterapia, i bendaggi notturni, l’assunzione di antinfiammatori, le infiltrazioni di cortisone (sempre che lo specialista lo ritenga opportuno) e la fisioterapia eventualmente con ricorso a laserterapia, tecarterapia od onde d’urto (litotrissia). Alcuni consigliano le ginocchiere con foro rotuleo (che centralizzano la rotula), ma non tutti gli autori concordano sulla loro efficacia.
Particolarmente indicato è il potenziamento muscolare in quanto il movimento della rotula (che in condizioni normali scorre sul femore senza toccarlo) dipende dal quadricipite. Si agisce di solito sul vasto mediale poiché statisticamente la rotula si decentra esternamente.
Alcuni esercizi che è possibile eseguire, dopo che la sintomatologia dolorosa è cessata, sono i seguenti:
1) Dopo aver messo un cuscino sotto il ginocchio si contragga il muscolo quadricipite, si spinga in basso il ginocchio nel cuscino e si alzi il piede. Ripetere l’esercizio per 20 volte.
2) Ripetere l’esercizio precedente, ma con il piede rivolto all’esterno allo scopo di rafforzare la parte interna del quadricipite. Anche questo esercizio deve essere ripetuto 20 volte.
3) Appoggiare la schiena contro il muro dopodiché si pieghino lentamente le ginocchia a 45 gradi badando bene che il ginocchio attraversi la linea virtuale tra l’alluce e il secondo dito.
Tale posizione deve essere mantenuta per circa 5 secondi; poi ci si rilassi lentamente. L’esercizio deve essere ripetuto 20 volte.
4) Posizionarsi su uno scalino. Contrarre il muscolo quadricipite e, lentamente, abbassare l’altra gamba fino a toccare terra. Fare attenzione che il ginocchio attraversi la linea virtuale tra l’alluce e il secondo dito. Alzare la gamba sullo scalino e rilassarsi. Ripetere l’esercizio per 20 volte.
Il numero delle ripetizioni deve essere incrementato di 5 ogni due giorni fino al momento in cui non si raggiunge il numero di 60 ripetizioni. Il ritorno all’attività sportiva deve essere graduale; normalmente occorrono dai 30 ai 45 giorni per il recupero completo.
Nei casi in cui si rende indispensabile, l’intervento chirurgico viene effettuato per correggere meccanicamente l’ambiente di lavoro della rotula.

http://www.albanesi.it/notizie/condropatia.htm

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