Linfodrenaggio

Con il termine linfodrenaggio ci si riferisce a tutto un insieme di tecniche manuali che permettono il drenaggio della linfa* all’interno dei vasi linfatici.

Il linfodrenaggio viene utilizzato principalmente nel trattamento degli edemi; questi ultimi sono spesso provocati dall’accumulo eccessivo di liquido interstiziale; le cause di tale accumulo possono essere le più svariate e non sempre, il linfodrenaggio può essere utilizzato.

Hai bisogno di linfodrenaggio?

La tecnica Vodder  (la più utilizzata) è caratterizzata da alcuni gesti particolari:

  • movimenti a cerchi fermi
  • movimenti a pompaggio (il cosiddetto “tocco a pompa”)
  • movimenti erogatori
  • movimenti rotatori
I movimenti rotatori vengono eseguiti appoggiando le dita piatte sulla cute del soggetto, poi si inizia a spingere disegnando cerchi fermi sulla medesima zona oppure allargandosi a spirale. La direzione della pressione dipende dal deflusso linfatico.

Nei movimenti a pompaggio il palmo delle mani è rivolto verso il basso, le dita si muovono facendo compiere alla cute spostamenti in senso ovale. Le dita sono ben tese e i polpastrelli non vengono utilizzati. Nei movimenti erogatori si esegue un movimento a forma di spirale attraverso la rotazione del polso. I movimenti rotatori vengono eseguiti alzando e abbassando il polso; si appoggia la mano sulla cute e si ruota disegnando una spirale; questi movimenti vengono eseguiti durante la fase pressoria. Nell’esecuzione del linfodrenaggio dovrebbero essere osservati tre principi basilari.

  • Il trattamento deve iniziare dalla zona prossimale; questa deve essere infatti svuotata prima di quella distale per permettere che i liquidi di quest’ultima trovino posto nel momento in cui fluiranno.
  • Dopo il trattamento, la cute trattata non deve presentare arrossamenti di alcun genere.
  • Il linfodrenaggio non deve essere causa di dolore.

Indicazioni mediche:

  • Linfedema
  • Ematomi
  • Distorsioni
  • Cervicalgia
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