24 Set GOTTA
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La gotta è una malattia infiammatoria che coinvolge le articolazioni ed è causata da livelli elevati di acido urico nel sangue. In genere colpisce un’articolazione alla volta – tra collo del piede, talloni, ginocchia, caviglie, polsi e gomiti – e quella maggiormente interessata è la metatarso-falangea dell’alluce. I sintomi più comuni sono il dolore intenso, il rossore, il gonfiore, il calore e l’aumento di sensibilità dell’articolazione coinvolta. Gli esami più utili per la diagnosi sono il test del sangue per valutare i livelli di acido urico e l’artrocentesi, che ne evidenzia la presenza nel liquido sinoviale dell’articolazione infiammata. La cura si basa sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori e farmaci che riducono i livelli di acido urico; molto importante è anche l’adozione di un corretto stile di vita. La prognosi è buona in caso di diagnosi precoce, ma la gotta può avere, specie se non trattata, un impatto molto pesante sulla qualità di vita.
Cos’è la gotta
Conosciuta fin dai tempi di Ippocrate, Galeno e Celso, la gotta un tempo era considerata una malattia tipica della nobiltà (ne sono esempi celebri Luigi XIV, Giulio Cesare e Carlo Magno), poiché legata all’opulenza.
Al giorno d’oggi la gotta è favorita dall’aumento dell’aspettativa di vita e dai moderni stili di vita; colpisce l’1-2% della popolazione italiana e circa lo 0,3% di quella europea e nordamericana.
La gotta interessa maggiormente gli uomini, nei quali si manifesta tra i 60 e gli 80 anni, rispetto alle donne, più colpite tra i 40 e i 60 anni (l’incidenza aumenta con la menopausa.
La malattia è quindi considerata tipica dell’età adulta, mentre invece è rara nella popolazione più giovane, nella quale, tuttavia, può presentarsi in modo più grave.
La gotta è una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni ed è causata da livelli elevati di acido urico che si accumula prima nel sangue (iperuricemia) e successivamente nelle articolazioni.
In genere la gotta colpisce un’articolazione alla volta, anche se in alcuni casi può interessarne più di una contemporaneamente. L’articolazione più colpita (75% dei casi) risulta essere quella metatarso-falangea dell’alluce, ma l’acido urico può accumularsi anche in altre articolazioni e tessuti.
Cause e fattori di rischio per la gotta
La gotta è causata da iperuricemia cronica, cioè dalla presenza nel sangue di livelli elevati di acido urico, una sostanza di scarto prodotta ed espulsa solitamente dai reni.
Si parla di iperuricemia quando i valori di acido urico sono superiori a:
- 7 mg/dl negli uomini
- 6,5 mg/dl nelle donne
Quando l’acido urico non viene espulso correttamente o viene prodotto in quantità molto elevate si deposita sotto forma di cristalli nelle articolazioni. Il sistema immunitario avverte così la presenza anomala dei cristalli di acido urico e inizia ad attaccarli, con la conseguente comparsa dei sintomi infiammatori tipici della gotta.
Esistono diversi fattori che predispongono/causano l’insorgenza di iperuricemia:
- Sesso Maschile
- Menopausa nelle donne
- Obesità
- Eccessivo consumo di alcol
- Eccessivo consumo di cibi e bevande ricche di fruttosio
- Insufficienza cardiaca congestizia
- Dieta ricca di purine (le purine contenute negli alimenti vengono scomposte in acido urico attraverso il metabolismo e si accumulano così nel sangue e nelle articolazioni): carne rossa, alcuni frutti di mare (sardine, acciughe, tonno, trota etc.) e alcuni tipi di verdure (spinaci, asparagi, lenticchie etc.)
- Ipertensione
- Ipotiroidismo
- Insulino-resistenza
- Diabete
- Sindrome metabolica
- Malattie renali croniche
- Farmaci: diuretici, levodopa, ciclosporine, alcuni chiemioterapici
- Psoriasi
- Avvelenamento da piombo
- Leucemia
- Linfoma
- Anemia emolitica
- Sedentarietà
- Storia familiare di gotta
Come si presenta la gotta
La gotta è caratterizzata da quattro fasi:
- Iperuricemia asintomatica: nel sangue sono presenti livelli elevati di acido urico, ma non sono presenti sintomi. Questa fase precede il primo attacco di gotta
- Attacco acuto di gotta: in genere si verifica in seguito a un evento che ha provocato un picco nei livelli di acido urico. Di conseguenza, superata la soglia massima, i cristalli di acido urico si depositano nelle articolazioni e danno origine ai sintomi caratteristici; questi appaiono solitamente di notte, si intensificano nelle successive 8-12 ore e poi si attenuano nel corso dei giorni fino a scomparire nell’arco di poco più di una settimana
- Gotta intervallare/interaccessuale: è il periodo asintomatico che intercorre tra un attacco di gotta e il successivo
- Gotta cronica: si sviluppa quando i livelli di acido urico rimangono elevati per un certo numero di anni. Questa fase si raggiunge in circa dieci anni ed è caratterizzata da attacchi sempre più gravi e frequenti che possono provocare danni renali e articolari permanenti
Nella maggior parte delle persone il primo attacco di gotta interessa l’articolazione dell’alluce (podagra), tuttavia le articolazioni che possono essere interessate dal processo infiammatorio sono:
- Collo del piede
- Talloni
- Caviglie
- Ginocchia
- Dita delle mani
- Polsi
- Gomiti
Sintomi di gotta
Inizialmente gli attacchi di gotta si manifestano nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino, quando la stasi venosa è più marcata. Si verificano di rado, evolvono piuttosto rapidamente e i sintomi possono persistere, se non trattati, anche per una o più settimane.
I sintomi più comuni con cui la gotta si manifesta sono il dolore intenso, il rossore, il gonfiore, il calore e l’aumento di sensibilità dell’articolazione coinvolta.
In alcuni casi possono comparire anche febbre, tachicardia, malessere generale e i caratteristici tofi (gotta tofacea), noduli di acido urico che si possono formare in corrispondenza della mucosa, della cartilagine o delle ossa dell’articolazione colpita.
Diagnosi di gotta
La diagnosi di gotta viene posta attraverso:
- Anamnesi: vengono raccolte informazioni su storia familiare, abitudini alimentari, uso di farmaci, eventuali malattie concomitanti e livelli di uricemia valutati in precedenti esami del sangue
- Esame obiettivo: è utile per valutare la presenza dei segni e dei sintomi caratteristici come l’arrossamento, il dolore e il gonfiore delle articolazioni
- Test dell’acido urico: è un esame del sangue che serve a valutare i livelli di acido urico e di solito viene eseguito 4-6 settimane dopo un attacco di gotta. Il test da solo tuttavia, non è indicativo poiché i livelli di acido urico sono spesso normali durante la fase acuta della malattia e/o possono risultare elevati anche in chi non sviluppa in seguito la gotta
- Esame urine delle 24 ore: serve a valutare la presenza dei cristalli di acido urico nelle urine
- Artrocentesi: si preleva un campione di liquido sinoviale dall’articolazione interessata per valutare l’eventuale presenza di acido urico ed escludere altre cause di infiammazione. È l’esame più indicato per porre diagnosi certa di gotta
- Radiografia: serve a evidenziare eventuali gonfiori dell’articolazione, depositi di cristalli di acido urico e danno osseo (visibile però solo molto dopo l’inizio della malattia)
- Ecografia e risonanza magnetica: possono essere utili per tenere sotto controllo la vascolarizzazione dei tofi e la loro composizione
Come si cura la gotta
La cura della gotta ha tre obiettivi:
- Ridurre l’infiammazione delle articolazioni interessate
- Alleviare il dolore
- Diminuire i livelli di acido urico nel sangue per prevenire le riacutizzazioni e/o ridurne la frequenza, nonché per prevenire i danni cronici a livello dei reni e delle articolazioni
La gotta può quindi essere curata attraverso:
Trattamento farmacologico
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come indometacina e paracetamolo: l’obiettivo è quello di ridurre l’infiammazione, il dolore e prevenire le riacutizzazioni
- Colchicina: è un farmaco abitualmente utilizzato, in alternativa ai FANS, per trattare e prevenire gli attacchi di gotta
- Corticosteroidi: sono utilizzati nel trattamento della gotta acuta, specie se poliarticolare. Spesso vengono somministrati attraverso un’iniezione intra-articolare
- Farmaci che riducono i livelli di acido urico nel sangue (uricosurici) come l’allopurinolo, il febuxostat, il probenecid e il lesinurad: questi farmaci riducono la concentrazione plasmatica dell’acido urico (aiutano a dissolvere i cristalli e limitano la formazione di nuovi depositi) e ne aumentano l’escrezione attraverso le urine. Tuttavia, l’aumento dei livelli di acido urico nelle urine può contribuire alla formazione di calcoli renali.
Miglioramento dello stile di vita
Assumere o mantenere uno stile di vita corretto è molto importante nella gestione della gotta. È infatti opportuno adottare una dieta equilibrata, povera di purine, alcol e bevande ricche di fruttosio.
È fondamentale anche bere molta acqua per ridurre il rischio di formazione di calcoli renali o per facilitare la loro espulsione. Infine è importante essere fisicamente attivi così da mantenere (o raggiungere) il giusto peso corporeo, riducendo di conseguenza anche il carico sulle articolazioni, alleviando il dolore e rallentando la progressione dell’artrite.
Altri trattamenti
È importante sollevare e mettere a riposo l’articolazione colpita e fare degli impacchi con ghiaccio per ridurre l’infiammazione.
Infine, deve essere valutata – ovviamente sotto stretto controllo medico – la sospensione dei farmaci che aumentano i livelli di acido urico nel sangue.
Complicanze della gotta
Una complicanza caratteristica della gotta sono i tofi, grumi di acido urico che si formano nei tessuti. I tofi appaiono solitamente intorno ai gomiti, nelle dita delle mani e dei piedi e in seguito anche in altre sedi come i lobi auricolari e i tendini di Achille.
In genere i tofi sono indolori, ma possono infiammarsi tanto da arrivare, se non trattati, a provocare non solo dolore, ma anche osteoartrite e deformità ossee.
L’uricemia cronica può dare origine anche alla formazione di calcoli renali che possono bloccare le vie urinarie causando infezioni e compromissione della funzionalità renale.
Nelle persone affette da gotta, inoltre, c’è un maggiore rischio di problemi cardiovascolari, a causa dello stato infiammatorio che può coinvolgere diversi distretti corporei tra cui il cuore.
Prognosi
Se la diagnosi di gotta è precoce, così come il trattamento, la prognosi è buona e le persone che ne sono affette riescono a condurre una vita pressoché normale.
In caso contrario, se la gotta non viene diagnosticata e trattata in modo adeguato gli attacchi possono diventare sempre più dolorosi, di lunga durata e frequenti e danneggiare di conseguenza le articolazioni (deformità articolari e riduzione della mobilità).
La gotta può quindi avere ricadute negative sulla deambulazione, sulla capacità di lavorare e di svolgere le normali attività quotidiane e, in generale sulla qualità di vita, con possibile insorgenza di ansia e depressione.
Prevenire la gotta
La prevenzione della gotta si basa sulla diagnosi precoce – specialmente in chi ha familiarità per iperuricemia o ha presentato almeno una volta i sintomi della gotta – e sulla corretta gestione dell’iperuricemia attraverso un corretto stile di vita:
- Rispettare una dieta bilanciata ed evitare/ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di purine
- Bere molta acqua (dai 2 ai 4 litri al giorno) per aiutare i reni a evitare l’accumulo di acido urico e/o espellere i calcoli già formati
- Evitare o limitare gli alcolici e le bevande zuccherate
- Evitare i farmaci che aumentano il metabolismo dell’acido urico
- Mantenere un peso corporeo adeguato ed essere fisicamente attivi
- Rispettare la terapia farmacologica