GOTTA

GOTTA

https://www.nurse24.it/studenti/patologia/gotta.htm

La gotta è una malattia infiammatoria che coinvolge le articolazioni ed è causata da livelli elevati di acido urico nel sangue. In genere colpisce un’articolazione alla volta – tra collo del piede, talloni, ginocchia, caviglie, polsi e gomiti – e quella maggiormente interessata è la metatarso-falangea dell’alluce. I sintomi più comuni sono il dolore intenso, il rossore, il gonfiore, il calore e l’aumento di sensibilità dell’articolazione coinvolta. Gli esami più utili per la diagnosi sono il test del sangue per valutare i livelli di acido urico e l’artrocentesi, che ne evidenzia la presenza nel liquido sinoviale dell’articolazione infiammata. La cura si basa sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori e farmaci che riducono i livelli di acido urico; molto importante è anche l’adozione di un corretto stile di vita. La prognosi è buona in caso di diagnosi precoce, ma la gotta può avere, specie se non trattata, un impatto molto pesante sulla qualità di vita.

Cos’è la gotta

Manifestazione di gotta a livello dell’articolazione metatarso-falangea dell’alluce

Conosciuta fin dai tempi di Ippocrate, Galeno e Celso, la gotta un tempo era considerata una malattia tipica della nobiltà (ne sono esempi celebri Luigi XIV, Giulio Cesare e Carlo Magno), poiché legata all’opulenza.

Al giorno d’oggi la gotta è favorita dall’aumento dell’aspettativa di vita e dai moderni stili di vita; colpisce l’1-2% della popolazione italiana e circa lo 0,3% di quella europea e nordamericana.

La gotta interessa maggiormente gli uomini, nei quali si manifesta tra i 60 e gli 80 anni, rispetto alle donne, più colpite tra i 40 e i 60 anni (l’incidenza aumenta con la menopausa.

La malattia è quindi considerata tipica dell’età adulta, mentre invece è rara nella popolazione più giovane, nella quale, tuttavia, può presentarsi in modo più grave.

La gotta è una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni ed è causata da livelli elevati di acido urico che si accumula prima nel sangue (iperuricemia) e successivamente nelle articolazioni.

In genere la gotta colpisce un’articolazione alla volta, anche se in alcuni casi può interessarne più di una contemporaneamente. L’articolazione più colpita (75% dei casi) risulta essere quella metatarso-falangea dell’alluce, ma l’acido urico può accumularsi anche in altre articolazioni e tessuti.

Cause e fattori di rischio per la gotta

La gotta è causata da iperuricemia cronica, cioè dalla presenza nel sangue di livelli elevati di acido urico, una sostanza di scarto prodotta ed espulsa solitamente dai reni.

Si parla di iperuricemia quando i valori di acido urico sono superiori a:

  • 7 mg/dl negli uomini
  • 6,5 mg/dl nelle donne

Quando l’acido urico non viene espulso correttamente o viene prodotto in quantità molto elevate si deposita sotto forma di cristalli nelle articolazioni. Il sistema immunitario avverte così la presenza anomala dei cristalli di acido urico e inizia ad attaccarli, con la conseguente comparsa dei sintomi infiammatori tipici della gotta.

Esistono diversi fattori che predispongono/causano l’insorgenza di iperuricemia:

  • Sesso Maschile
  • Menopausa nelle donne
  • Obesità
  • Eccessivo consumo di alcol
  • Eccessivo consumo di cibi e bevande ricche di fruttosio
  • Insufficienza cardiaca congestizia
  • Dieta ricca di purine (le purine contenute negli alimenti vengono scomposte in acido urico attraverso il metabolismo e si accumulano così nel sangue e nelle articolazioni): carne rossa, alcuni frutti di mare (sardine, acciughe, tonno, trota etc.) e alcuni tipi di verdure (spinaci, asparagi, lenticchie etc.)
  • Ipertensione
  • Ipotiroidismo
  • Insulino-resistenza
  • Diabete
  • Sindrome metabolica
  • Malattie renali croniche
  • Farmaci: diuretici, levodopa, ciclosporine, alcuni chiemioterapici
  • Psoriasi
  • Avvelenamento da piombo
  • Leucemia
  • Linfoma
  • Anemia emolitica
  • Sedentarietà
  • Storia familiare di gotta

Come si presenta la gotta

La gotta è caratterizzata da quattro fasi:

  1. Iperuricemia asintomatica: nel sangue sono presenti livelli elevati di acido urico, ma non sono presenti sintomi. Questa fase precede il primo attacco di gotta
  2. Attacco acuto di gotta: in genere si verifica in seguito a un evento che ha provocato un picco nei livelli di acido urico. Di conseguenza, superata la soglia massima, i cristalli di acido urico si depositano nelle articolazioni e danno origine ai sintomi caratteristici; questi appaiono solitamente di notte, si intensificano nelle successive 8-12 ore e poi si attenuano nel corso dei giorni fino a scomparire nell’arco di poco più di una settimana
  3. Gotta intervallare/interaccessuale: è il periodo asintomatico che intercorre tra un attacco di gotta e il successivo
  4. Gotta cronica: si sviluppa quando i livelli di acido urico rimangono elevati per un certo numero di anni. Questa fase si raggiunge in circa dieci anni ed è caratterizzata da attacchi sempre più gravi e frequenti che possono provocare danni renali e articolari permanenti

Nella maggior parte delle persone il primo attacco di gotta interessa l’articolazione dell’alluce (podagra), tuttavia le articolazioni che possono essere interessate dal processo infiammatorio sono:

  • Collo del piede
  • Talloni
  • Caviglie
  • Ginocchia
  • Dita delle mani
  • Polsi
  • Gomiti

Sintomi di gotta

Inizialmente gli attacchi di gotta si manifestano nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino, quando la stasi venosa è più marcata. Si verificano di rado, evolvono piuttosto rapidamente e i sintomi possono persistere, se non trattati, anche per una o più settimane.

sintomi più comuni con cui la gotta si manifesta sono il dolore intenso, il rossore, il gonfiore, il calore e l’aumento di sensibilità dell’articolazione coinvolta.

In alcuni casi possono comparire anche febbre, tachicardia, malessere generale e i caratteristici tofi (gotta tofacea), noduli di acido urico che si possono formare in corrispondenza della mucosa, della cartilagine o delle ossa dell’articolazione colpita.

Diagnosi di gotta

La diagnosi di gotta viene posta attraverso:

  • Anamnesi: vengono raccolte informazioni su storia familiare, abitudini alimentari, uso di farmaci, eventuali malattie concomitanti e livelli di uricemia valutati in precedenti esami del sangue
  • Esame obiettivo: è utile per valutare la presenza dei segni e dei sintomi caratteristici come l’arrossamento, il dolore e il gonfiore delle articolazioni
  • Test dell’acido urico: è un esame del sangue che serve a valutare i livelli di acido urico e di solito viene eseguito 4-6 settimane dopo un attacco di gotta. Il test da solo tuttavia, non è indicativo poiché i livelli di acido urico sono spesso normali durante la fase acuta della malattia e/o possono risultare elevati anche in chi non sviluppa in seguito la gotta
  • Esame urine delle 24 ore: serve a valutare la presenza dei cristalli di acido urico nelle urine
  • Artrocentesi: si preleva un campione di liquido sinoviale dall’articolazione interessata per valutare l’eventuale presenza di acido urico ed escludere altre cause di infiammazione. È l’esame più indicato per porre diagnosi certa di gotta
  • Radiografia: serve a evidenziare eventuali gonfiori dell’articolazione, depositi di cristalli di acido urico e danno osseo (visibile però solo molto dopo l’inizio della malattia)
  • Ecografia e risonanza magnetica: possono essere utili per tenere sotto controllo la vascolarizzazione dei tofi e la loro composizione

Come si cura la gotta

La cura della gotta ha tre obiettivi:

  • Ridurre l’infiammazione delle articolazioni interessate
  • Alleviare il dolore
  • Diminuire i livelli di acido urico nel sangue per prevenire le riacutizzazioni e/o ridurne la frequenza, nonché per prevenire i danni cronici a livello dei reni e delle articolazioni

La gotta può quindi essere curata attraverso:

Trattamento farmacologico

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come indometacina e paracetamolo: l’obiettivo è quello di ridurre l’infiammazione, il dolore e prevenire le riacutizzazioni
  • Colchicina: è un farmaco abitualmente utilizzato, in alternativa ai FANS, per trattare e prevenire gli attacchi di gotta
  • Corticosteroidi: sono utilizzati nel trattamento della gotta acuta, specie se poliarticolare. Spesso vengono somministrati attraverso un’iniezione intra-articolare
  • Farmaci che riducono i livelli di acido urico nel sangue (uricosurici) come l’allopurinolo, il febuxostat, il probenecid e il lesinurad: questi farmaci riducono la concentrazione plasmatica dell’acido urico (aiutano a dissolvere i cristalli e limitano la formazione di nuovi depositi) e ne aumentano l’escrezione attraverso le urine. Tuttavia, l’aumento dei livelli di acido urico nelle urine può contribuire alla formazione di calcoli renali.

Miglioramento dello stile di vita

Assumere o mantenere uno stile di vita corretto è molto importante nella gestione della gotta. È infatti opportuno adottare una dieta equilibrata, povera di purine, alcol e bevande ricche di fruttosio.

È fondamentale anche bere molta acqua per ridurre il rischio di formazione di calcoli renali o per facilitare la loro espulsione. Infine è importante essere fisicamente attivi così da mantenere (o raggiungere) il giusto peso corporeo, riducendo di conseguenza anche il carico sulle articolazioni, alleviando il dolore e rallentando la progressione dell’artrite.

Altri trattamenti

È importante sollevare e mettere a riposo l’articolazione colpita e fare degli impacchi con ghiaccio per ridurre l’infiammazione.

Infine, deve essere valutata – ovviamente sotto stretto controllo medico – la sospensione dei farmaci che aumentano i livelli di acido urico nel sangue.

Complicanze della gotta

Una complicanza caratteristica della gotta sono i tofi, grumi di acido urico che si formano nei tessuti. I tofi appaiono solitamente intorno ai gomiti, nelle dita delle mani e dei piedi e in seguito anche in altre sedi come i lobi auricolari e i tendini di Achille.

In genere i tofi sono indolori, ma possono infiammarsi tanto da arrivare, se non trattati, a provocare non solo dolore, ma anche osteoartrite e deformità ossee.

L’uricemia cronica può dare origine anche alla formazione di calcoli renali che possono bloccare le vie urinarie causando infezioni e compromissione della funzionalità renale.

Nelle persone affette da gotta, inoltre, c’è un maggiore rischio di problemi cardiovascolari, a causa dello stato infiammatorio che può coinvolgere diversi distretti corporei tra cui il cuore.

Prognosi

Se la diagnosi di gotta è precoce, così come il trattamento, la prognosi è buona e le persone che ne sono affette riescono a condurre una vita pressoché normale.

In caso contrario, se la gotta non viene diagnosticata e trattata in modo adeguato gli attacchi possono diventare sempre più dolorosi, di lunga durata e frequenti e danneggiare di conseguenza le articolazioni (deformità articolari e riduzione della mobilità).

La gotta può quindi avere ricadute negative sulla deambulazione, sulla capacità di lavorare e di svolgere le normali attività quotidiane e, in generale sulla qualità di vita, con possibile insorgenza di ansia e depressione.

Prevenire la gotta

La prevenzione della gotta si basa sulla diagnosi precoce – specialmente in chi ha familiarità per iperuricemia o ha presentato almeno una volta i sintomi della gotta – e sulla corretta gestione dell’iperuricemia attraverso un corretto stile di vita:

  • Rispettare una dieta bilanciata ed evitare/ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di purine
  • Bere molta acqua (dai 2 ai 4 litri al giorno) per aiutare i reni a evitare l’accumulo di acido urico e/o espellere i calcoli già formati
  • Evitare o limitare gli alcolici e le bevande zuccherate
  • Evitare i farmaci che aumentano il metabolismo dell’acido urico
  • Mantenere un peso corporeo adeguato ed essere fisicamente attivi
  • Rispettare la terapia farmacologica


Chiama Ora