25 Mag IL COLPO DELLA STREGA
Definizione e Sintomi
Il colpo della strega è un episodio di lombalgia acuta che si manifesta con un dolore particolarmente intenso localizzato nella bassa schiena. Il soggetto che ne viene colpito lamenta un senso di estrema rigidità lungo tutta la muscolatura lombare. Proprio a causa di questo forte senso di compressione l’individuo tende a rimanere nella posizione in cui ha avvertito il colpo, ricercando il punto di appoggio più vicino. Successivamente, limitando i movimenti, si cerca di arrivare ad una sedia o ad un letto, dove ci si sdraia rimanendo immobili.
I muscoli dolenti ed eccessivamente contratti riescono in questo modo a distendersi gradualmente fino a consentire dopo qualche ora la ripresa dei primi movimenti.
Alcune persone ignare del pericolo che tale gesto potrebbe creare, invece di ricercare le condizioni di massima immobilità per riposare la muscolatura, tendono a rialzarsi immediatamente con un movimento piuttosto brusco. Questo approccio è ovviamente sconsigliato, in quanto potrebbe causare ulteriori lesioni sia a livello muscolare che osteoarticolare.
Sono questi i sintomi e le fasi che caratterizzano il colpo della strega, un trauma secco ed improvviso che si risolve nel giro di 2 o 3 giorni ma che richiede poi un periodo ben più lungo per la scomparsa completa del dolore.
Rispetto alla lombalgia il colpo della strega è un evento più raro ma molto più doloroso e lancinante.
Cause del colpo della strega
Il colpo della strega è dunque un evento particolarmente traumatico, un nemico subdolo, sempre in agguato, che colpisce quando meno lo si aspetta. Il più delle volte insorge a causa di movimenti insoliti, forzati, troppo intensi o mal controllati.
Una delle situazioni più a rischio è il chinarsi per raccogliere un oggetto caduto compiendo un movimento apparentemente banale che in realtà va a sollecitare in maniera anomala o eccessiva la muscolatura paravertebrale. Quando al mattino ci si alza dal letto la muscolatura di questa zona può per esempio essere contratta in maniera eccessiva a causa di un banale colpo di freddo, di posizioni sbagliate assunte durante il riposo o di sforzi compiuti il giorno prima e non ancora recuperati.
Dal punto di vista fisiologico le cause del colpo della strega vanno ricercate, oltre che nella mancanza di elasticità della muscolatura paravertebrale, in patologie che colpiscono le strutture vertebrali presenti in questa zona.
Per capire le cause per le quali insorge il colpo della strega bisogna innanzitutto rendersi conto che la contrattura è un atto difensivo che l’organismo adotta per evitare conseguenze ben più gravi (stiramento). Quando allunghiamo un muscolo in maniera eccessiva si innesca un meccanismo involontario che porta alla contrazione delle fibre muscolari. In questo modo se da un lato si evitano i danni da eccessivo allungamento, dall’altro possono insorgere conseguenze altrettanto negative come la contrattura o il colpo della strega).
Ovviamente tanto maggiore sarà l’elasticità della muscolatura paravertebrale e tanto minore sarà la possibilità di essere colpiti da questo episodio di lombaggine acuta. Al contrario se le fibre muscolari sono già fisiologicamente contratte basterà un minimo allungamento per scatenare il riflesso da stiramento ed insieme a questo il dolorosissimo colpo della strega.
Alla luce di queste informazioni è possibile stilare una lista di condizioni a rischio che predispongono il soggetto al colpo della strega:
atteggiamenti posturali viziati, errata tecnica di sollevamento
eventi traumatici di altra natura come cadute od incidenti
colpi di freddo, mancanza di riscaldamento generale e specifico
sforzi che comportano eccessive sollecitazioni muscolari e ligamentose
spondilolistesi (scivolamento di una vertebra sull’altro con maggiore)
discopatie generiche, ernia al disco, disidratazione
degenerazioni artrosiche vertebrali
Cosa fare se si è colpiti da lombalgia?
Se si è colpiti dal temibile colpo della strega si consiglia innanzitutto di rimanere nella cosiddetta posizione antalgica. Tale atteggiamento è assolutamente spontaneo e corrisponde alla posizione in cui si è avvertito il trauma.
Il riposo è inizialmente la terapia più efficace, ma non dovrebbe assolutamente protrarsi oltre le 12-48 ore a seconda dell’entità del trauma. In particolare il paziente dovrebbe tener presente che il riposo eccessivo e’ un effetto collaterale a volte inevitabile. In condizioni di immobilità la muscolatura tende infatti ad indebolirsi diventando ancor più incapace di sopportare le numerose sollecitazioni a cui viene sottoposta.
Quindi, evitando movimenti incongrui, risulta opportuno, dopo qualche ora di riposo assoluto, cercare di mobilizzare un po’ alla volta la zona lombare, magari massaggiandola delicatamente o applicandovi degli impacchi caldi.
Tutti i consigli che elencheremo di seguito hanno senza dubbio una modesta efficacia nel riaccelerare il ritorno alle attività quotidiane. Tuttavia non sono assolutamente in grado di proteggere l’individuo da eventuali recidive che possono essere prevenute soltanto migliorando gli atteggiamenti posturali ed associandoli ad un programma di attività fisica mirata.
Le operazioni di riabilitazione precoce si basano sul presupposto secondo cui una contrattura va curata semplicemente trovando il modo migliore per decontrarre la muscolatura.
Dopo il primo, breve, periodo di riposo assoluto, manipolazioni e massaggi decontratturanti, ovviamente eseguiti da personale esperto, sono senza dubbio efficaci nell’allentare le tensioni muscolari e nell’apportare benefici anche a livello antalgico.
Pomate a base di antinfiammatori non steroidei (FANS) hanno una modesta efficacia poiché vengono assorbite molto più lentamente delle pastiglie. Tuttavia i loro effetti collaterali sono minimi e per questo motivo, al contrario delle compresse, possono essere acquistati senza ricetta medica. Anche una semplice aspirina potrebbe avere un qualche effetto benefico, così come i cerotti transdermici. Tutti questi strumenti devono comunque essere utilizzati esclusivamente sotto prescrizione medica, inutile e molte volte dannoso, utilizzare rimedi “fai da te” o ascoltare i consigli di persone incompetenti in materia.
L’intervento di fisioterapisti, massofisioterapisti, massaggiatori, agupontori, osteopati, chiropratici e chi più ne ha più ne metta, è sicuramente utile purché si abbia la certezza che il personale al quale ci si rivolge sia assolutamente preparato e competente. Le manipolazioni della colonna sono una disciplina potenzialmente pericolosa che potrebbe avere effetti benefici solamente per il portafoglio di chi le pratica.
Discorso analogo per le terapie fisiche in cui si cerca di sfruttare gli agenti fisici (caldo, freddo, corrente elettrica) per il loro effetto analgesico, antinfiammatorio e curativo. Tra le più utilizzate ricordiamo la laserterapia, l’elettroterapia e la crioterapia.
In una seconda fase la rieducazione può proseguire in palestra sotto la guida di un personal trainer esperto e con l’ausilio di particolari panche come quelle ad inversione che permettono il riacquisto ed il miglioramento graduale dell’elasticità muscolare.
Mentre negli adulti il colpo della strega è spesso legato a cause di origine muscolare e legamentosa, mano a mano che si avanza con l’età aumenta il rischio che tale episodi nascondano problemi ben più gravi della semplice contrattura muscolare.
Per questo motivo occorre innanzitutto capire quali siano le reali cause del dolore lombare, sia per evitare ulteriori complicazioni sia per stabilire un approccio terapeutico più efficace. Se quando si avverte il colpo della strega si è già a conoscenza di problemi vertebrali è essenziale sottoporsi dopo qualche giorno ad esami diagnostici in grado di evidenziare problemi come infiammazioni, lesioni, artriti o artrosi.
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