21 Mar Osteopatia per prevenire le otiti medie acute
Osteopatia per prevenire le otiti medie acute
Giovedì 28 Novembre 2013#10:10 | pubblicato da: Adriana Quacquarelli | nessun commento
L’Osteopatia può essere molto efficace per prevenire l’otite infantile e fare uno screening dei bambini potenzialmente a rischio. Questo è quanto è emerso da una ricerca condotta nel 2011 da Chantal Morin dell’Università canadese di Sherbrooke ed eccezionalmente realizzata con la comunità medica della Facoltà di Medicina. L’Otite Media Acuta è una delle infezioni più comuni nei bambini sotto i cinque anni. Caratterizzata da dolore, febbre, notti insonni, è una patologia che oltre a destare forte preoccupazione nei genitori, è responsabile – considerando i soli Stati Uniti – del 90% delle prescrizioni di antibiotici per i bambini, senza contare i milioni di dollari che costa al sistema sanitario e le famiglie colpite.
Non cambia la situazione italiana dove – come si legge in uno studio dell’AUSL di Reggio Emilia del 2001 – “la maggior parte, se non la quasi totalità, delle diagnosi di otite acuta viene accompagnata dalla prescrizione di un antibiotico”.
Nel trattamento dell’Otite Media Acuta ci sono dei fattori che naturalmente non possono essere modificati, quali l’età, il sesso maschile, e spesso, la frequentazione dell’asilo nido. Purtuttavia, secondo l’osteopata Morin “si potrebbe agire sulla disfunzione della tuba di Eustachio, che è uno dei principali aspetti fisiopatologici coinvolti nell’OMA”, oltre poi all’aspetto legato all’esposizione a virus o batteri.
La Tuba di Eustachio è l’unico canale di comunicazione tra il nasofaringe e l’orecchio medio ed ha lo scopo di riequilibrare la pressione dell’aria esterna con quella contenuta nell’orecchio medio. Esso drena le secrezioni e protegge l’evacuazione dell’orecchio medio dal rinofaringe.
Da un punto di vista osteopatico, stando a quanto emerge dalla ricerca canadese, la vulnerabilità della tuba è che la parte ossea è situata nell’osso temporale. Le ossa del cranio, compreso l’osso temporale, non si fondono durante l’infanzia e questa condizione permette l’adattamento del cranio alla nascita e durante la crescita del cervello; di contro, l’osso temporale è più vulnerabile a vari disturbi. “Il minimo movimento o disturbo della posizione dell’osso temporale che interessa la tuba – spiega la specialista presso la Facoltà di Medicina e Scienze della Salute canadese – può influenzare l’evacuazione delle secrezioni e favorire l’insorgenza di otite”.
Dopo aver valutato 65 bambini di età compresa tra 6 e18 mesi, Chantal Morin ha trovato che il 35% di loro aveva una restrizione significativa dell’osso temporale. Questa parte del cranio non si muoveva affatto, limitata da suture davanti o dietro, o dalla presenza di asimmetrie visibili ad occhio nudo.
Dal monitoraggio è emerso che questi bambini hanno avuto infezioni dell’orecchio significativamente maggiori rispetto ai bambini senza restrizioni. Una restrizione osteopatica importante dell’osso temporale costituisce dunque un fattore di rischio meccanico direttamente correlato alla posizione della tuba di eustachio.
Tra i pochi studi finora realizzati sull’efficacia dell’Osteopatia nella prevenzioni di Otite Media Acuta ricorrente, quello di Chantal Morin è importante perché si è interessato al rapporto tra la restrizione temporale e il verificarsi di questa patologia. Lo studio canadese, dal punto di vista clinico, di fatto apre la strada allo screening dei bambini a rischio Otite Media Acuta da un punto di vista meccanico, non invasivo.
“L’Osteopatia – spiega Chantal Morin – utilizza movimenti dolci per migliorare il posizionamento dell’osso temporale, e quindi per migliorare il posizionamento della tuba di Eustachio e la sua funzione di evacuazione delle secrezioni”.
L’Osteopatia può essere dunque un intervento complementare molto utile nella prevenzione dell’otite media, così da avere un impatto potenziale sulla riduzione di visite mediche, consulenze in Otorinolaringoiatria, sull’uso di antibiotici e, non da ultimo, sul numero di interventi chirurgici per il fissaggio della tuba. Inoltre, la documentazione scientifica sulla restrizione importante dell’osso temporale come fattore di rischio, potrebbe stimolare la ricerca su scala maggiore, in particolare in termini di costo, dell’efficacia e della sicurezza dell’Osteopatia per prevenire le otiti medie nei bambini. La ricerca canadese rappresenta un chiaro esempio che la collaborazione tra ambienti medici e osteopatici non solo è possibile ma anche necessaria al fine di far progredire le conoscenze e promuovere il benessere dei bambini.