La nascita dal punto di vista osteopatico

La nascita dal punto di vista osteopatico

Le cause di un parto difficile

Posto che secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il “parto veramente naturale” inizia con travaglio spontaneo (senza induzioni), e procede con una progressione del travaglio/parto a basso rischio (senza segni di disfunzione), tante possono essere le cause alla base di parti complicati, tra cui, proprio l’eccessiva medicalizzazione e della gravidanze e del parto in sé. L’epidurale l’accelerazione artificiale del travaglio; decelerazione artificiale o la cessazione temporanea del travaglio sono alcuni esempi per indicare questo eccesso di medicalizzazione durante il parto. Altri fattori determinanti sono le condizioni ambientali del parto; la posizione della mamma; la presentazione non favorevole del bambino; le cattive condizioni di salute della madre (il fumo è tra le prime cause), l’alimentazione o disfunzioni osteopatiche della madre, in particolare del bacino.

Leggi l’articolo Consigli dell’osteopata per la donna in gravidanza

Un parto complicato può determinare diverse conseguenze sul bambini, alcune sono più importanti.

Alcune conseguenze sono immediatamente percepibili, o perché sono particolarmente gravi, tanto da poter influenzare la vita del bambino, oppure perché si presentano delle manifestazioni visibili, come la deformazione del cranio (Plagiocefalia).
Tuttavia, come scrive Viola Frymanneminente medico americano che ha dedicato tutta la vita all’osteopatia nella cura dei bambini, “l’osteopata guarda qualcosa di più al momento della nascita del bambino, perché riconosce che il processo della nascita è probabilmente l’esperienza più traumatica della vita”.

Sono molti, infatti, i problemi che possono presentarsi al bambini dopo il parto, dai più gravi come problemi neurologici o di comportamento, a quelli meno gravi, come otiti, rigurgiti frequenti ecc.. che un bravo osteopata può risolvere in poche sedute. Molto spesso questi sono conseguenti a parti difficili o di problemi al momento della nascita.

E’ la stessa Frymann (consulta il sito www.osteopathiccenter.org) che ha condotto diversi studi scientifici per determinare l’eventuale esistenza di una relazione causa-effetto tra i problemi dello sviluppo infantile e la difficoltà della loro nascita, rilevando che, su 1250 bambini osservati, solo il 10 per cento riporta un cranio sano, che presenta cioè tutte le ossa della testa in rapporto corretto e in movimento come dovrebbero.  Il numero di bambini con gravi disturbi visibili nel meccanismo cranico è stato stimato tra l’8 e 10 per cento, mentre il restante 80 per cento dei bambini nati riguarda quel gruppo con un meccanismo craniale alterato a vari livelli.

Di tutti i bambini esaminati, il 58 per cento non ha mostrato alcun sintomo fino al giorno dell’esame, condotta da uno a cinque giorni dopo la nascita. Il 17 per cento aveva sintomi riconoscibili di irritazione del sistema nervoso centrale. Il 12 per cento aveva evidenti difficoltà respiratorie.
Altri studi della dott.ssa Frymann si sono focalizzati sui bambini con difficoltà di apprendimento, tra cui problemi di lettura e della scrittura, o difficoltà visive. Questi studi hanno stabilito una correlazione significativa tra queste difficoltà e problemi derivanti da un trauma cranico nascita o nella prima infanzia.
Viola Frymann insiste sul fatto che lo screening cranico di routine sui neonati entro due anni, probabilmente consentirebbe di risparmiare molti problemi sulla vita quotidiana del bambino e di apprendimento per la vita.

La consapevolezza dei genitori sulla centralità del parto

I genitori, che spesso sanno poco di osteopatia e medicina, non possono, in generale, valutare il grado di problematicità della nascita del loro bambino.

Il punto di vista della madre in questo senso non è sufficiente; se per esempio il parto avviene velocemente e senza molto dolore, si tende a pensare che il bambino non abbia subito alcun trauma. “L’osteopata sa che solo il punto di vista del bambino è valido” dice Viola Fryman. Lo scopre durante la palpazione del cranio perché solo il tessuto “sa” davvero cosa è successo.

Il punto di vista della madre è poi particolarmente inutile se sotto anestesia o epidurale, perché le sensazioni con l’addome e bacino sono assenti o alterati. In assenza di problemi evidenti alla nascita, i segni osservati dopo il parto, possono dire qualcosa di utile sulle difficoltà incontrate dal bambino al momento del parto. Il percorso nel canale del parto è importante per il neonato e può condizionarne la vita; facilitare questo percorso diventa, quindi, una necessità.

E’ molto importante rivolgersi all’osteopata durante la gravidanza in ottica preventiva.

 

http://www.tuttosteopatia.it/canali/oa/parto-2/la-nascita-dal-punto-di-vista-osteopatico/#.UuF4MOw-U00.facebook



Chiama Ora