21 Feb Esofagite: sintomi, cura e dieta
L’esofagite è l’infiammazione dell’esofago, che è provocata dalla risalita dei succhi acidi che provengono dallo stomaco. Non a caso, infatti, si parla di esofagite da reflusso, che può essere più o meno acuta e, se non viene curata, può diventare cronica. I sintomi tipici sono costituiti dalla difficoltà nella deglutizione, dal dolore e dal bruciore a livello del torace e dai rigurgiti acidi tipici soprattutto delle ore notturne. Molto importante è la cura, a base di vari tipi di farmaci, fra i quali possiamo ricordare gli antiacidi contenenti alginati, gli antisecretivi e gli inibitori della pompa protonica. Fondamentale è anche la dieta da seguire.
I sintomi
I sintomi dell’esofagite, collegata spesso ad un problema di ernia iatale, non devono essere trascurati, in modo da approntare le specifiche cure fin dalla prima insorgenza della malattia. In particolare si deve prestare attenzione alla sensazione di dolore e di bruciore che si manifesta a livello toracico e che può irradiarsi dal petto alla zona dietro lo sterno. Altri sintomi caratteristici sono rappresentati dall’odinofagia, la deglutizione dolorosa, e dalla disfagia, difficoltà nella deglutizione. L’individuo affetto dalla patologia spesso, specialmente durante la notte, presenta dei piccoli rigurgiti acidi.
La cura
La miglior cura per l’esofagite consiste senza dubbio nella prevenzione. E’ importante smettere di fumare, ridurre il consumo di farmaci irritanti, curare la dieta. In ogni caso ci sono dei farmaci specifici, che possono alleviare il quadro sintomatologico, quando il disturbo è già conclamato. Ci sono gli antiacidi da banco, costituiti essenzialmente dal bicarbonato di sodio e dall’idrato di magnesio.
Il primo è vantaggioso perché agisce in maniera veloce, neutralizzando gli acidi gastrici.
A volte può essere necessario ricorrere a degli altri medicinali, come gli antiacidi che contengono alginati, ottimi per ridurre il reflusso gastroesofageo e per proteggere la mucosa dell’esofago. Esistono poi dei farmaci antisecretivi, che sono in grado di abbattere l’acidità gastrica, dando il tempo all’esofago di ripristinare le normali condizioni contro l’infiammazione. Possiamo ricordare, a questo proposito, alcuni farmaci che vengono denominati antagonisti dei recettori h2 dell’istamina oppure gli inibitori della pompa protonica, come l’esomeprazolo. Soltanto in caso di esofagite infettiva, il medico può prescrivere anche degli antibiotici.
La dieta
La dieta contro l’esofagite rientra fra quei provvedimenti che bisognerebbe adottare, per migliorare in generale lo stile di vita. Bisognerebbe seguire un’alimentazione corretta, accompagnata da una masticazione lenta e lunga, per favorire la digestione dei cibi ingeriti. Vanno evitati, in particolare, gli alimenti grassi, pesanti e acidi, le fritture, il cioccolato, il caffè, il tè, la menta, l’aceto, il succo di pomodoro, le bibite gassate, l’alcool, gli insaccati e gli agrumi. La dieta giusta comprende anche il bere molta acqua. Meglio consumare cibi facili da digerire, come la pasta, il pane, le carni magre, il riso e la frutta. Per quanto riguarda il latte, è meglio che sia assunto soltanto per brevi periodi.
http://www.tantasalute.it/articolo/nuove-malattie-dei-giovani-le-dipendenze-provocate-dalle-nuove-tecnologie/63245/