Petto escavato

Petto escavato

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CHE COSA É IL PETTO ESCAVATO?

Il petto escavato è la più frequente malformazione della parete toracica, caratterizzata da una depressione della regione anteriore del torace con riduzione dello spazio tra lo sterno e la colonna vertebrale.  A volte presente alla nascita, peggiora durante lo sviluppo, in particolare durante la pubertà.
QUALI SONO LE CAUSE DEL PETTO ESCAVATO?
La deformità è legata ad un alterato accrescimento delle cartilagini costo – sternali, che spingono lo sterno verso l’interno del torace. I meccanismi di tale alterazione non sono conosciuti. Nel 30% dei casi è presente familiarità (interessa più membri della stessa famiglia). In una piccola percentuale di casi può essere la manifestazione di alcune Sindromi (Marfan, Noonan, Turner) o  la conseguenza di interventi chirurgici sul diaframma.
QUALE É LA SUA FREQUENZA? 
Il petto escavato interessa circa 1 bambino su 1000. 
QUALI SONO I SINTOMI?
Il petto escavato, nella quasi totalità dei casi, oltre al difetto estetico visibile, non interferisce con l’attività cardiaca né con quella respiratoria e quindi non è associato a sintomi fisici. Raramente, nei casi più gravi con profonda depressione sternale, vengono riferiti disturbi del ritmo cardiaco o diminuzione della capacità respiratoria e della resistenza allo sforzo fisico, a causa della riduzione dello spazio a disposizione di  cuore e polmoni in una gabbia toracica ridotta di volume. I problemi legati a questa malformazione dipendono quindi dal difetto estetico che provoca una visione negativa della propria immagine corporea e interessa quindi la sfera psico-comportamentale.
QUANDO CONSULTARE IL CHIRURGO? 
Ogni qualvolta sia presente una deformità della gabbia toracica con o senza disturbi cardiorespiratori associati.
COME SI FA DIAGNOSI?
Il petto escavato è facilmente riconoscibile.
La diagnostica prevede l’esecuzione di accertamenti per valutare la funzione cardiaca e polmonare. Vengono per questo eseguiti per la valutazione iniziale:
radiografia del torace in 2 proiezioni;
• accurata visita cardiologia con ECG ed ecocardiogramma;
TAC del torace senza mezzo di contrasto;
• prove di funzionalità respiratoria a riposo e sotto sforzo.
 • test per svelare eventuali allergie ai metalli.
Visita genetista nel sospetto di petto escavato associato a Sindromi
QUANDO SI PROCEDE CON IL TRATTAMENTO CHIRURGICO?
In presenza di alterazioni della funzione cardio- respiratoria, o quando il difetto estetico interferisce pesantemente con la vita di relazione è indicato l’intervento chirurgico correttivo. Oggi la tecnica chirurgica è mininvasiva: MIRPE (Minimal Invasive Repair of Pectus Excavatum) o procedura di Nuss (dal nome dell’inventore), che prevede, sotto visione toracoscopica, il posizionamento di 1 o 2 barre di metallo, adattate al torace del paziente, dietro lo sterno determinandone una posizione anatomica più corretta. Il risultato estetico dell’intervento chirurgico è immediato.
QUALE É IL DECORSO POST OPERATORIO? 
Il decorso post operatorio prevede circa 7 giorni di degenza. A domicilio può residuare dolore toracico di solito ben tollerato con l’uso di una blanda terapia antidolorifica. La ripresa dello sport può avvenire dopo circa due mesi, evitando le attività sportive a rischio. La barra, che ha quindi funzione di tutore sternale, viene mantenuta in sede per 2 anni circa e poi viene rimossa: lo sterno è ormai stabilizzato nella nuova posizione.


a cura di: Dott. Alessandro Inserra
in collaborazione con:
Bambino Gesù Istituto per la Salute


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