29 Set L’UTILIZZO CORRETTO DELLE STAMPELLE
Le stampelle sono dei sussidi per la deambulazione, ritenuti fondamentali per chi, per motivi permanenti oppure occasionali, è impossibilitato a muovere autonomamente gli arti inferiori. L’uso delle stampelle infatti permette al paziente di muoversi in maniera totalmente indipendente, senza sovraccaricare le parti lese. L’utilizzo delle stampelle ha lo scopo di facilitare il recupero corretto della deambulazione e del carico dopo un intervento oppure dopo una lesione che abbia colpito uno dei due arti inferiori (talvolta anche entrambi) e quindi di garantire l’autonomia alla persona. Questo permette un recupero funzionale dell’arto infortunato.
Ne esistono numerosi modelli, la cui scelta si basa però sul trauma subito e sul conseguente consiglio medico. Si tratta in ogni caso di strutture piuttosto leggere, formate per lo più da un tubo d’acciaio o di alluminio regolabile in altezza, munite di un’impugnatura, generalmente ergonomica ed antiscivolo, un supporto per il gomito ed un puntale anch’esso antiscivolo.
Le stampelle presentano la lunghezza regolabile, l’impugnatura dovrà essere posizionata a livello del femore.
L’altezza giusta si misura in modo approssimato: l’impugnatura della stampella deve trovarsi all’altezza del punto in cui si avverte più chiaramente il gran trocantere femorale. Quando si regolano le stampelle è preferibile indossare le scarpe che si usano più frequentemente. Le scarpe devono essere chiuse, con un leggero tacco (due cm. circa) e con una suola antiscivolo.
Se le stampelle sono regolate troppo alte i gomiti rimangono troppo flessi e le spalle saranno spinte verso l’alto.
(i gomiti devono risultare leggermente flessi)
Le impugnature (anatomiche) devono essere fatte di un materiale mobido con una forma tale da offrire una presa sicura. Al tempo stesso la mano deve poter essere appoggiata sull’impugnatura in tutta la sua larghezza e comodamente in modo da evitare la formazione di dolori sul palmo della mano. E’ facile però che lo sforzo protratto provochi dei dolori palmari, per questo motivo si potrà avvolgere con della morbida ovatta o del neoprene l’impugnatura. Anche dei guantini da ciclista possono essere utili al caso.
INDICAZIONI CHE VENGONO FORNITE DAL MEDICO SUL TIPO DI CARICO
•Carico sfiorante: solo il 10-20 % del peso andrà sull’arto malato, ma il piede della gamba malata, a meno che non vi siano tutori, viene appoggiato a piatto e non solo la punta, per consentire di bilanciare il peso.
•Carico parziale: consente fino ad un massimo del 50% del peso corporeo da applicare sull’arto malato. Inizialmente per rendersi conto del carico, poggiare il piede sulla bilancia, premere fino a raggiungere metà del peso del proprio corpo, memorizzare il peso e caricare il passo per il peso memorizzato.
•Carico completo: caricare con tutto il peso del corpo tollerato sull’arto malato.
Per sedervi scegliete una sedia robusta che non vi faccia scivolare quando vi sedete. Avvicinatevi alla sedia facendo alcuni passetti indietro; appoggiate le stampelle e le braccia sui braccioli. A questo punto fate un po’ di peso e, tenendo l’arto inferiore colpito davanti, abbassatevi lentamente.
Inizialmente si portano avanti entrambe le stampelle di fronte a voi di circa 30 cm e 15 cm al lato di entrambe le gambe, e inclinando il busto leggermente in avanti. Quindi fate avanzare l’arto infortunato avendo cura di non oltrepassare la linea demarcata dalle due stampelle; questa è la fase oscillante, ovvero fino ad ora si carica ancora solo sulla gamba sana. In questa fase è necessario evitare di tenere la gamba malata troppo rigida, ma è utile piegarla delicatamente e farla oscillare in avanti in modo naturale. La fase oscillante deve essere considerata come una fase di preparazione al carico e deve essere eseguita attentamente e con calma.
La fase successiva di carico, prevede di trasferire il carico sulla gamba malata per fare oscillare in avanti la gamba sana. A questo punto il peso del corpo viene portato il più possibile sui bastoni e questi sono usati per oscillare in avanti. Il passo sarà eseguito portando la gamba sana alla stessa altezza del piede malato o leggermente più avanti.
In questa seconda fase di recupero il piede dell’arto malato si appoggerà un semi passo avanti rispetto al piede sano (e non allo stesso livello) e la gamba malata verrà portata avanti insieme ai bastoni (e non dopo), recuperando uno schema del passo più ritmico e continuo sempre più simile rispetto al passo spontaneo.
Se salite delle scale senza ringhiera, portate l’arto sano sul gradino superiore, mentre il peso resta sui bastoni a fianco dell’arto malato, poi avanzate con le stampelle e fate seguire l’arto malato, mettendo il peso sui bastoni. La forza della spinta per portare il corpo in alto viene effettuata solamente da l’arto sano.
In posizione eretta è importante fare attenzione che le stampelle non siano mai posteriori rispetto ai piedi del paziente.
Salire e scendere le scale
Salire e scendere le scale non è così difficile come può sembrare soprattutto se avete a disposizione un bel corrimano. Ci sono due tecniche per salire e scendere le scale una con il corrimano e l’altra senza.
…..con l’uso del corrimano
Si sale e scende le scale un gradino alla volta.
Per salire le scale si usa un solo bastone, mettete una mano sul corrimano e il bastone nell’altra. Salite con la gamba sana e tenete l’arto malato indietro, reggendovi. Avanzate con la stampella e poi portate quella infortunata sullo stesso gradino. Ripetere.
Per scendere le scale afferrandosi con una mano al corrimano si porta al gradino inferiore la stampella seguita da l’arto infortunato e poi reggendovi bene al corrimano portate sullo stesso gradino l’arto sano.
…….senza l’uso del corrimano
Se salite le scale senza corrimano, salite con l’arto sano sul gradino superiore, mentre il peso resta sui bastoni a fianco dell’arto malato, poi avanzate con le stampelle e fate seguire l’arto malato, mettendo il peso sui bastoni. La forza della spinta per portare il corpo in alto viene effettuata solamente dall’arto sano.
Regole per usare una sola stampella
Usare una sola stampella viene indicato dal medico quando le condizioni cliniche consentono un carico un pò più consistente sull’arto leso o quando la patologia è cronica. L’uso di una sola stampella consente di ridurre il carico sulla parte lesa e permette di controllare il dolore e l’equilibrio del paziente.
La stampella va portata sul lato opposto al lato a quello infortunato.
Il movimento corretto da compiersi è il seguente:
1) stampella in avanti contemporaneamente a l’arto infortunato;
2) portare in avanti l’arto sano, quindi ripetere.
(Caspita ora che che ci penso il dott. House porta il bastone dallo stesso lato di quello malato, lui può permetterselo in fondo è un genio).
Se vi sentite troppo sbilanciati è meglio continuare a camminare con tutti e due i canadesi.
CONSIGLI
- non usate i canadesi se non vi sentite sicuri e capaci di utilizzarli in maniera corretta, e visto che vi siete fatti male chiedete consiglio al vostro fisioterapista di fiducia, così vi insegnerà il ritmo giusto del passo;
- I primi giorni giorni di utilizzo dei canadesi fatevi assistere da un parente o un amico, così vi sentirete più sicuri;
- state attenti ai pavimenti bagnati;
- rimuovete a casa tutti i tappeti e scendiletto;
- cercate di guardare in avanti durante la deambulazione, non guardatevi i piedi;
- non muovetevi velocemente, l’importante è muoversi in sicurezza;
- Non usate le infradito o le ciabatte, le scarpe con una suola di gomma sono più sicure e indicate;
- se prendete delle stampelle usate o in affitto sostituite il gommino del puntale;
- vedrete che spesso le stampelle vi cadranno per terra quando le appoggierete al muro o su un mobile. Un trucco semplicissimo per non farle cadere è quello di metterle sul pavimento capovolte, cioè mettere sul pavimento la parte dove si appoggia il gomito
http://mondofisioterapia.blogspot.it/2014/05/lutilizzo-corretto-delle-stampelle.html